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Dal quotidiano “LA NAZIONE” di giovedì 28 febbraio 2013:
“ I FIGLI DEGLI ULTIMI
(…) da non perdere per chi ama l’aria fresca e il sapore di gioventù che i libri di memorie sanno comunicare. L’autore è Piero Arrighi, classe 1921, una persona naturalmente portata a vedere mezzo pieno e non mezzo vuoto il fiasco della vita. Un libriccino candido come le sue pagine e la scrittura dell’Autore, che parte dalla storia secolare di Crespina - castello come tutti gli altri della Toscana conteso tra Pisa, Lucca e Firenze, quindi punto di incontro e ristoro sulla strada collinare per il porto di Livorno, infine terra ambita dai ricchi signori che vi costruirono pregevoli ville - per arrivare al ‘900. Il secolo dei contadini che diventeranno operai, delle guerre, e così via. Il tutto raccontato attraverso la gente crespinese, uomini, donne, bimbi. (…) “
(…) da non perdere per chi ama l’aria fresca e il sapore di gioventù che i libri di memorie sanno comunicare. L’autore è Piero Arrighi, classe 1921, una persona naturalmente portata a vedere mezzo pieno e non mezzo vuoto il fiasco della vita. Un libriccino candido come le sue pagine e la scrittura dell’Autore, che parte dalla storia secolare di Crespina - castello come tutti gli altri della Toscana conteso tra Pisa, Lucca e Firenze, quindi punto di incontro e ristoro sulla strada collinare per il porto di Livorno, infine terra ambita dai ricchi signori che vi costruirono pregevoli ville - per arrivare al ‘900. Il secolo dei contadini che diventeranno operai, delle guerre, e così via. Il tutto raccontato attraverso la gente crespinese, uomini, donne, bimbi. (…) “